SCUOLA LA LIBELLULA
Istruzione parentale 6/10
“Lo studente è posto al centro dell'azione educativa in tutti i suoi aspetti[…] In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.” Indicazioni Nazionali, pag. 5.
I fondamenti pedagogici di questa scuola si rifanno all' attivismo pedagogico, alla scuola diffusa, alle neuroscienze, all’ asilo nel bosco, alla teoria delle 10 intelligenze di Gardner, all’attachment parenting, alla disciplina dolce, alla comunicazione non violenta, alle scuole di tutto il mondo basate sulla spiritualità. Per approfondire, leggere il particolare approccio creato: Pedagogia della Connessione.
INQUADRAMENTO GIURIDICO
La Libellula è regolarmente registrata all'agenzia delle entrate come gruppo informale con codice fiscale 94180580543, partita IVA dell’insegnante fondatrice ed è dotata delle assicurazioni necessarie. La sede legale è in via del Marmo n.16 (06132 Perugia). Questo progetto consiste in un mutuo aiuto tra le famiglie che scelgono di avvalersi dell’istruzione parentale, un sistema d’istruzione contemplato dal MIUR.
ASPETTI ORGANIZZATIVI
Rapporto adulto/bambino: un adulto per 6/8 bambini, anche se in realtà varia a seconda del particolare contesto che si crea (eterogeneità, problematiche…). La scarsa numerosità del gruppo è fondamentale per garantire un clima emotivo e relazionale della massima qualità, nonché una didattica di alto livello.
Orario: 8,30/13,30 oppure 8,30/15,00 a seconda delle esigenze della famiglia e dei bambini. Possibilità di doposcuola.
FINALITÀ EDUCATIVE
Attribuire al bambino il ruolo di protagonista del suo percorso di crescita: le sue esigenze (fisiche, fisiologiche, emotive...) hanno la priorità su qualsiasi programmazione. Il bambino non è per noi un soggetto privo di capacità di scelta, passivo, manipolabile e soggetto solo all’influenza delle abitudini. Lungi dall’essere una tabula rasa, il bambino è un essere perfetto dalla nascita, che va innanzitutto aiutato a mantenere il più a lungo possibile spontaneità, creatività, intuito, presenza ed esplorazione per poi essere gradualmente aiutato ad adattarsi alla sua società di appartenenza.
Considerare con molta attenzione i processi identitari, emotivi e le dinamiche di gruppo. Il gruppo dei pari, essendo una piccola società, costituisce una vera e propria palestra di vita, da affrontare predisponendo un clima rispettoso, attuando interventi informali di accompagnamento e programmando attività formali di educazione all’affettività.
Lasciare che lo sviluppo della sfera spirituale possa fiorire grazie ad un ambiente, fisico ed emotivo, idoneo e predisporre attività tese a rinforzare la consapevolezza, i valori universali, percezione del senso della sacralità della natura, della vita, di se stessi e degli altri, il sentimento della gratitudine, la fiducia verso la vita, la tensione verso l'unione con il tutto intesa come amore e armonia tra tutte le cose, la positività. Educazione spirituale è anche porsi le grandi domande dell’essere umano senza paure, giudizi, nè tabù
Coltivare le competenze filosofiche dei bambini (problem posing, capacità decisionale, ragionamento, decentramento ecc.)
Educare ad uno stile di vita sano e naturale (igiene, sole, aria pulita, movimento, alimentazione sana)
Coltivare allo stesso tempo anche il naturale bisogno del bambino di imparare nella direzione degli apprendimenti scolastici. Egli ci sorprende con le sue domande, che manifestano la voglia di conoscere la vita e sviluppare il proprio potenziale. È per questo che è anche importante creare una progressiva disponibilità a fidarsi sempre di più e ad essere accompagnati nell’avventura della conoscenza. Le insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono ogni curiosità che il bambino manifesta, aiutandolo ad organizzare le nuove informazioni ed abilità.
Valorizzare le attività di vita pratica quotidiana per il loro valore intrinseco e anche come fonte di apprendimento: la volontà di inserirsi nelle attività degli adulti, gli incontri ed eventi imprevisti, le attività pratiche in natura, le manifestazioni di affetto costituiscono il vero motore dell’apprendimento e mettono in evidenza l’unitarietà del sapere (pratico, quotidiano, teorico, accidentale ecc.)
Coltivare un rapporto quotidiano con la natura avvalendosi dei numerosi spazi all’aperto: il parco giochi, il giardino, l’uliveto, il vigneto, l’area animali, il bosco. La natura infatti, in quanto ambiente complesso e vivo, sviluppa al massimo l’intelligenza, intesa non solo dal punto di vista cognitivo e creativo ma anche nei versanti dell’autonomia, della motricità, della socialità e della spiritualità. Con il termine outdoor education si intendono attività di esplorazione, rilassamento, attività motoria, attività didattica in natura, gioco libero, orto, accudimento di animali
Coltivare lo spirito d’iniziativa e d’imprenditorialità. Il gruppo viene regolarmente invitato ad esprimere tutti i desideri che man mano verranno in mente. L’insegnante cercherà di realizzarne il più possibile, creando nessi con obiettivi d’apprendimento di tutte le aree, aiutando i bambini a ideare semplici progetti e i ragazzi più grandi ad articolarli in progetti di ricerca e planning
Imparare ad imparare, cioè coltivare le innate abilità di problem posing e problem solving, che si dispiegano attraverso innumerevoli modalità di scoperta e di ricerca, dalle più tradizionali alle più alternative. Poichè l’apprendimento deve avvenire innanzitutto per scoperta, si privilegiano il metodo induttivo e quello sperimentale. Imparare ad imparare sarà utile per affrontare le sfide e i cambiamenti che si presenteranno per l’intera vita. Maria Montessori diceva: ogni aiuto in più è un ostacolo.
Privilegiare un apprendimento ben interiorizzato e duraturo piuttosto che uno quantitativo, superficiale, demotivante perchè poco comprensibile. Ci si prefigge di esplorare un fenomeno in tutte le sue sfaccettature, in profondità attraverso una comprensione emotiva, corporea ed esperienziale, rielaborato personalmente. Il grado di approfondimento dipenderà dall'interesse che il bambino mostrerà per quel particolare argomento. Le stesse Indicazioni Nazionali parlano di “tempi lunghi e distesi”.
Personalizzazione come diritto di tutti, nell’educazione così come nell’istruzione. Ogni bambino ha diritto a imparare nel rispetto dei suoi ritmi, inclinazioni, modalità, stili cognitivi, difficoltà
Costituire una comunità educante responsabile e partecipe attraverso un percorso di sostegno esperto alla genitorialità che si articola in incontri individuali e di gruppo
CURRICOLO DEI CONTENUTI
Le discipline, le educazioni e le competenze europee sono previste dal MIUR e costituiscono materie di studio tutte importanti e meritevoli di essere rappresentate nel percorso di ogni bambino, anche se in forma personalizzata.
o Discipline obbligatorie secondo il MIUR: matematica, scienze, storia, geografia, tecnologia, educazione fisica, musica, arte e immagine, italiano, inglese, educazione civica (concepita come disciplina dalla legge n.92 del 2019, ma in realtà già presente dal 1958)
o Educazioni previste dal MIUR: educazione alla salute, all’affettività, alimentare, stradale. Queste, tranne l'educaizone all'affettività, sono ora assorbite dalla disciplina di educazione civica. L'educazione all'affettività, per l'importanza che assume in questa scuola, viene trattata separatamente dall'educazione civica.
o Competenze europee, molto importanti secondo il MIUR (2006/962/CE): alfabetica funzionale, multilinguistica, matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria, digitale, personale, sociale e capacità di imparare a imparare, in materia di cittadinanza, imprenditoriale, in materia di consapevolezza ed espressione culturali
Educazione all’affettività, alla spiritualità, filosofia (con yoga, minfulness e molto altro). Vedi l'articolo "Affettività, spiritualità, filosofia"
Tecnologia. Sono previste molte attività di educazione alla vita pratica (cucinare, pulire, coltivare, occuparsi di animali, dedicarsi all’artigianato, al fai da te, agli hobby che ogni famiglia può venire ad insegnare, alle mansioni lavorative dei genitori, anche con visite sui diversi posto di lavoro…)
Arte. Comprende ballo, laboratori grafico-pittorici e di altro tipo…. Il teatro, attività utile per lo sviluppo armonico della persona, la consapevolezza corporea ed emotiva e la comunicazione, non può mancare, se pur a piccole dosi. Per la musica ci si avvarrà delle tecniche Aigam. Inoltre verrà usata la body percussion, l’alternative percussion, la beat box e l’ascolto degli strumenti musicali dal vivo (viola, pianoforte).
Educazione fisica. Sono previste diverse ore a settimana di camminata in natura, ballo, sport scelti dai bambini, attività all’aria aperta di vario tipo compresi i lavori agricoli
Storia. Recupero delle tradizioni popolari per il rinforzo dell’identità familiare, storica e territoriale. Le tradizioni popolari legate alla regione di origine dei bambini (piatti, giochi...) hanno un grande valore affettivo, ci collegano alla natura e possono offrire spunti per obiettivi legati a matematica, italiano ed altre discipline
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Gli obiettivi non convenzionali saranno valorizzati nel progetto didattico educativo da consegnare alla scuola, in quanto rientrano nelle competenze europee, nelle educazioni e negli obiettivi delle discipline (vedi ad esempio discipline come tecnologia). Tutti questi traguardi previsti dal MIUR e lo spirito generale dei vari documenti, teso alla personalizzazione dei percorsi di ciascuno, rende l’homeschooling addirittura più in linea con lo spirito della legge rispetto a molte scuole pubbliche. Le attività non tipicamente scolastiche, oltre ad avere un grande valore in sè, consentono anche di alimentare gli obiettivi specifici più tradizionali, che saranno orientati verso la competenze e la consapevolezza profonda e duratura. Gli obiettivi saranno personalizzati a seconda delle caratteristiche specifiche cognitive, neurologiche e psicologiche del bambino in esame nonché delle sue preferenze. Leggi l'articolo "I programmi disciplinari?"
CRITERI METODOLOGICI
Valorizzare ogni piccola routine quotidiana o settimanale (controllare l'ora, scrivere la data, compilare la primanota, orientarsi in macchina e a piedi...) come occasione preziosa di apprendimento, consolidamento, esercizio ripetitivo, approfondimento e trasformazione di conoscenze e abilità in competenze pratiche
Personalizzare l’apprendimento tramite una differenziazione delle modalità di lavoro, delle discipline a cui dedicarsi nei vari momenti, dei ritmi di progressione e dei contenuti, delle modalità di aggregazione. A volte le attività saranno diverse, altre volte l’attività sarà la stessa per tutti ma con partecipazione in diverse modalità a seconda dei livelli, delle inclinazioni ecc… Questo permette di ottimizzare i tempi, valorizzare le eccellenze e, al contrario, aiutare chi necessita di attenzioni particolari
Se l'orario sarà mattutino, i compiti a casa saranno presenti, tuttavia sono contenuti in modo da consentire anche di trovare tempo per la lettura, gli hobby creativi, lo sport e il dedicare tempo ad aiutare gli altri
Modalità di aggregazione varie: lavoro per isole, in grande gruppo, in piccolo gruppo, a gruppi d’elezione, a coppie…
Peer tutoring
Gioco didattico cooperativo (giochi da tavolo, giochi a squadre…)
Gioco didattico motorio con l’ausilio di materiale strutturato
Canzoni didattiche
Uscite didattiche per visitare ambienti naturalistici inusuali, teatri, biblioteche, laboratori, cinema, musei, spettacoli, interventi di esperti di varo tipo
Stimolare il problem posing, il problem solving, il metodo induttivo e quello sperimentale. L’apprendimento deve avvenire innanzitutto per scoperta
Utilizzo presente ma moderato e finalizzato, di strumenti audiovisivi e informatici rilevanti a fini strettamente didattici (documentari, software didattici, videoscrittura, zoom per incontri con persone esterne al progetto, film storici..)
Per le specifiche tecniche inerenti l’educazione all’affettività, alla spiritualità, la musica e l’educazione fisica vedi il paragrafo “curricolo dei contenuti"
Tecniche didattiche specifiche per matematica: idee ispirate a Bortolato, Bruno D'Amore, Montessori e molti altri
Tecniche didattiche specifiche per italiano: Bortolato, Montessori, analisi valenziale (Sabatini e Morgese) e molte altre tecniche di didattica, didattica speciale e logopedia. L'approccio è analitico- sintetico con attività fonologiche orali. Si tratta dell'approccio maggiormente consigliato dagli esperti per la prevenzione dei DSA. Viene integrato con alcune attività di stampo globale, soprattutto in fase iniziale, per motivare e dare soddisfazione.
Tecniche didattiche specifiche per l'inglese: giochi e canzoni che combinino aspetti verbali e fisici insieme; attenzione da parte dell'insegnante a comunicare in inglese per quanto riguarda certi argomenti, parti della giornata, comandi o routine, letture animate, corrispondenza con persone straniere (messaggi vocali o scritti)
In minor misura e comunque in relazioni alle necessità individuali, le modalità tradizionali (eserciziari ecc..)
VERIFICA, VALUTAZIONE, DOCUMENTAZIONE
La verifica sarà costante grazie al numero ridotto di alunni e si attuerà attraverso molteplici forme: giocose, informali, scritte ed orali, spesso motivate dalla volontà di rendere partecipi altri delle proprie scoperte. Per i genitori saranno previsti momenti di condivisione della valutazione. La documentazione del percorso sarà ricca e dettagliata, composta da osservazioni, foto e video, che saranno mostrate ai genitori settimanalmente e che confluiranno anche nel portfolio da presentare alla scuola. Al suo interno ci sarà anche la documentazione del percorso informale svolto a casa, nell'ottica di una visione del bambino completa, dell'unità tra apprendimento e vita e della valorizzazione del grande ruolo che la famiglia ha, anche non intenzionalmente, nella sua istruzione. Il bambino non viene sottoposto continuamente a misurazioni in voti, secondo il paradigma che Freire chiama "pedagogia bancaria", ma saranno concentrati piuttosto sulla valorizzazione degli aspetti positivi e sull'analisi di quelli da migliorare.
IL RUOLO DELL’INSEGNANTE E QUELLO DELLE FAMIGLIE
Uno dei valori fondamentali è il costante lavoro su se stessi da parte degli insegnanti in termini di formazione permanente e di crescita personale in modo da tendere il più possibile verso la congruenza. L’educazione all’affettività non si compie solo attraverso attività didattiche formali ma soprattutto attraverso l’imitazione. Lo stile delle insegnanti si basa sull’ascolto attivo ed empatico, sull'osservazione continua, sulla flessibilità, sull’accompagnamento emotivo, sull’incoraggiamento finalizzato ad incrementare autostima e autonomia.
A loro spetta anche il compito di coadiuvare un lavoro di rete coordinato e coerente tra tutti gli attori del processo educativo del bambino e di sostentere le mamme e i papà nella loro crescita genitoriale attraverso incontri individuali e di gruppo. Le famiglie sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini. L’ingresso dei bambini in un nido, in una scuola dell’infanzia o in una realtà parentale è una grande occasione per prendere più chiaramente coscienza delle responsabilità genitoriali.
Un obiettivo importante è anche costruire una comunità educante che lavora in sinergia creando continuità tra ambiente familiare e gruppo. Si auspica un ruolo attivo dei genitori, che sono invitati a sentirsi protagonisti del processo di crescita dei figli e della gestione del progetto. Genitori, parenti e amici sono invitati a proporre brevi laboratori di qualsiasi natura in base alle loro competenze (cucito, cucina etnica, riparazioni, lingua straniera, esperienze maturate lavorando…). Sono invitati anche a rendersi disponibili per interviste da parte dei bambini. Il processo di apprendimento procede in continuità tra tutti gli ambienti di vita del bambino in uno scambio continuo tra i vari contesti (scuola, casa, extrascuola...) in modo che egli possa portare avanti i suoi progetti sentendosi sostenuto da tutti.
Si auspicano infine numerose occasioni per ritrovarsi insieme con tutti i genitori e gli educatori in modo da creare una rete di famiglie affiatata.
Iscrizione
La famiglia dovrà presentare tutta la documentazione che verrà fornita, firmata da entrambi i genitori, prima dell’ingresso del bambino (regolamento, patto di corresponsabilità, materiali da portare, modalità di partecièazione della famiglia all'attività didattica, liberatorie ecc.).
Valentina Safadi, pedagogista e insegnante